Trivelle a poche miglia da Pantelleria. Ricomincia la protesta

Ci risiamo, si torna a parlare di trivelle nel Canale di Sicilia a poche miglia da Pantelleria.

A un anno di distanza dalla protesta contro l’ormai famosissimo articolo 38 dello decreto Sblocca Italia che favoriva le ricerche petrolifere nel Mediterraneo, sembra che sia cambiato poco.

Il Ministero e il governo regionale autorizzano le ricerche petrolifere

Scriviamo queste poche righe dopo la pubblicazione di una petizione da parte della Federazione dei Verdi dove si chiede al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, lo stop alle trivelle alle Tremiti e a Pantelleria. In merito a quest’ultima, si legge nella petizione, che “sono in corso di autorizzazione permessi di fronte l’isola di Pantelleria per un’estensione di 4124 Kmq” e ancora “a Pantelleria è stato sospeso un permesso all’Audax Energy, non revocato, in attesa di un idoneo impianto di perforazione“.

Ma il ministero non è l’unico protagonista di questa triste vicenda: diverse testate giornalistiche annunciano infatti la volontà del governo regionale di autorizzare altre due ricerche petrolifere nel territorio di Gela.

D’altro canto, le parole del Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, non vanno poi tanto lontano. Il governatore, durante la trasmissione Presa Diretta del febbraio dello scorso anno, prevedeva “un aumento delle trivellazioni” perché “chiunque ha una ricchezza la utilizza“.

Ricomincia la protesta

La mobilitazione è già iniziata e gli ambientalisti annunciano battaglia. Su Change.org i Verdi hanno lanciato una petizione, che nel giro di poche ore ha superato le 30.000 firme, raggiungibile da questa pagina: Firma per fermare le trivellazioni di Tremiti e Pantelleria.

I giovani di Pantelleria riempiono il web di messaggi di protesta e ripropongono il video lanciato nel novembre 2014 “Un Mediterraneo senza trivelle” che riproponiamo qui sotto.

Showing 1 comments
  • Dolores Sorrentino
    Rispondi

    Per la difesa delle nostre perle del Mediterraneo: basta interessi economici! Il futuro dell’energia non è il petrolio.

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